Faq Linee Guida AgID
Faq Linee Guida-Fatture Elettroniche
La compilazione della tabella è in carico al produttore, che si configura come il proprietario dei documenti da indicizzare
Indicom può, previa sottoscrizione dell’Accordo di versamento tra le parti, popolare la tabella con l’indicazione dei metadati
La responsabilità dell’origine dei dati associati al documento informatico è sempre a carico del produttore. Ciò che può essere delegata è solo l’attività di compilazione.
No. Il documento contenente i metadati del documento informatico fattura non deve essere inviato a SdI. A SdI dovrà essere inviato, come oggi accade, solo l’XML fattura.
Tutti i documenti prodotti dall’azienda ai quali quest’ultima vuole riconoscere un valoro giuridico rilevante
Un documento privo dei i metadati richiesti dalle Linee Guida rischia di non essere giuridicamente riconosciuto. Al momento, comunque, non sono previste sanzioni.
I metadati sono quell’elemento che, associato a un oggetto, ne garantiscono l’identificazione, ne descrivono il contesto, il contenuto e la struttura. Favoriscono la condivisione delle informazioni e ne permetteno la corretta archiviazione e ricercabilità del documento.
I metadati devono essere generati e associati al documento nel momento della sua formazione come documento informatico integro e immodificabile. In alcuni processi, come nella fatturazione elettronica, è probabile che i metadati siano collezionabili in un momento immediatamente successivo alla formazione/ricezione della fattura.
L’obbligo di associazione dei metadati è previsto dalle Linee Guida AgiD ai fini della corretta formazione del documento informatico giuridicamente rilevante.
È valida da un punto di vista fiscale, potrebbe non esserlo da un punto di vista giuridico in sede di giudizio
Nel metadato impronta andrà inserita la stringa di 64 caratteri alfanumerici, c.d. “hash”, ovvero l’impronta del documento informatico calcolata tramite algoritmo SHA-256.
Le Linee guida indicano che è obbligatorio indicare almeno l’autore o il mittente e, sempre, il soggetto che effettua la registrazione. Nel caso di fatture attive e passive, il metadato potrà essere valorizzato indicando i soggetti: mittente, ovvero il cedente/prestatore; il destinatario, ovvero il cessionario/committente; il soggetto che effettua la registrazione che coincide con il soggetto proprietario del documento.
No. Nel caso di fatture elettroniche, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n°45 del 19 ottobre 2005, ha stabilito la conservazione in “chiaro”.
Verrà inserita la data della fattura
No. Questo perché i metadati richiesti da AgID vanno associati ai documenti in fase di formazione del documento, mentre quelli richiesti per la conservazione vengono associati in una fase successiva.
No, il conservatore non è tenuto alla verifica della presenza di questi metadati.